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Listone Giordano al Roma Open House 2023

In occasione di Open House 2023, l’evento annuale che, dal 20 al 28 maggio, apre gratuitamente al pubblico centinaia di edifici della Capitale famosi per le proprie caratteristiche con più di 51 eventi, Listone Giordano, punto di riferimento mondiale nel settore delle pavimentazioni in legno d’alta gamma, vi invita a riscoprire il nuovo volto del suo store Santa Chiara 39 che ospiterà la mostra “Navigare – Idee e progetti per la terraferma. Duilio secondo Studio Exhibition”. 

L’OBIETTIVO DI LISTONE GIORDANO: CULTURA E DESIGN UNITI

Listone Giordano, fin dalle sue origini, ha sempre avuto ben presente il ruolo di primo piano interpretato dal punto vendita come elemento centrale nel processo di comunicazione tra azienda e cliente, capace di porre in atto un processo di comunicazione e di significazione. Questa consapevolezza ha portato a concepire l’ambiente dedicato a esposizione e vendita non solo come spazio funzionale, ma anche come luogo architettonico e di design per un coinvolgimento multisensoriale in cui il cliente è invitato a vivere una serie di esperienze. La mostra ospitata da Listone Giordano conferma il percorso dell’azienda che da oltre un secolo contribuisce a diffondere la “cultura” del legno e che ha trasformato il pavimento ligneo in un elemento integrante del progetto di interni.

LA LOCATION: LA VERITÀ È BELLEZZA, LA BELLEZZA È VERITÀ

Il progetto di riabilitazione creativo e unico

Nello spazio SantaChiara39 di Listone Giordano, nel centro di Roma, fra il Pantheon ed il palazzo del Senato, l’Architetto Marco Carini, ha cercato di riportare a nuova luce tutto ciò che è autentico, utilizzando al meglio la sottile arma della semplicità. L’ambiente è stato concepito come un contenitore puro, capace di accogliere tutti i visitatori per regalare loro, come se fossero in un teatro, delle emozioni. I tratti delle volte e le colonne in travertino sono i veri protagonisti dello spazio. L’architettura degli interni è misurata e si inserisce con garbo, rimanendo consapevole del suo ruolo e rispettosa della storia.
Gli elementi funzionali si inseriscono naturalmente nel progetto, come se fossero stati lì da sempre.

Le pareti ed il pavimento sono rivestiti con malte a composizione naturale, dalla colorazione grigio scuro. La composizione naturale conferisce alle superfici un effetto non uniforme, talvolta quasi nuvolato, sfumato, avendo al suo interno calce naturale al fine di garantire la massima salubrità dell’aria, dell’ambiente e la traspirabilità delle superfici. Il colore è stato scelto per garantire maggiore profondità all’ambiente e permettere così alle luci, poste ad altezza di 4,5metri, di avere un effetto focus, del tutto paragonabile all’ occhio di bue” teatrale. La scelta è stata dettata anche dal fatto che, dalla tarda mattinata, e per tutto il pomeriggio, sino al tramonto, il sole batte sulle vetrine, orientate a sud-ovest impedendo così la vista dell’interno. Un colore scuro, non serve solo a rendere lo spazio più intimo, ma anche invitante dall’esterno, per permettere ai passanti già di poter osservare da fuori, la scena. Sono state inserite, inoltre, delle piante perché in questo caso la luce naturale è ovviamente un vantaggio per il processo di fotosintesi e avvalora i principi cari al design biofilico. La natura e la storia si mescolano così armoniosamente nello showroom Santa Chiara 39.

Andiamo indietro nel tempo: quali sono le origini di questo scrigno prezioso che ospita lo showroom a piano terra con le sue magnifiche vetrine?

l palazzo sorge sui resti delle antiche terme di Agrippa, che si estendevano da via della Ciambella fino al Pantheon. Scorrendo i secoli troviamo la chiesa di S. Chiara edificata dal Volterra, datata XVI secolo, ergersi nell’omonima piazza, con annesso monastero per le suore clarisse. Questa pacifica situazione rimase immutata nei secoli, fino a quando l’assedio dei francesi a Roma nel 1849 portò – tra le altre conseguenze – all’allontanamento delle suore e da lì a poco la chiesa subì il fatale crollo del tetto. Fu solo nel 1859, dieci anni dopo, che Papa Pio IX conferì la Chiesa, unitamente all’ex convento clarense (edificato nel 1560 per volontà di Carlo Borromeo sui resti delle Terme di Agrippa), ai vescovi francesi, che lo trasformarono in Pontificio Seminario Francese. La Chiesa di Santa Chiara fu oggetto di un radicale intervento di ristrutturazione nel 1883 sullo stile della Basilica di Nostra Signora delle Vittorie a Parigi. Il nuovo “volto” dello showroom situato a pochi passi dal Pantheon, recupera un tesoro ricco di storia. A testimonianza di un importante sviluppo del marchio, oltre che del prodotto, e del concetto espositivo all’insegna del design tipicamente italiano, della funzionalità, dell’estetica e dell’accoglienza del cliente.  Una politica aziendale caratterizzata da un’estrema selezione e attenzione nei servizi altamente specializzati chiavi in mano, consulenza e progettazione sia nel settore residenziale che in quello contract di alto livello.

Focus di attrazione per progettisti e architetti, che frequentano abitualmente lo showroom, è lo spazio dedicato alla collezione Natural Genius e Atelier. La sua forte identità e il suo carattere improntato alla naturalezza, alla tattilità e al calore, che hanno fortemente stimolato a fare un altro passo in avanti per meglio rispondere alle richieste di un mercato sempre più attento alla ricerca di soluzioni ritagliate attorno alle proprie esigenze, eleganti ma anche autentiche, nel senso di rispettose dell’uomo e della natura. Lo spazio che si è immaginato non è semplicemente uno spazio arredato, ma un ambiente fortemente caratterizzato da contenuti architettonici. ll nuovo layout espositivo crea un ambiente raffinato ed elegante, che parla di arredo e atmosfere rarefatte, così come la nuova modalità organizzative e d’uso degli spazi. Questi, infatti, sono adesso organizzati secondo un percorso logico, attento alle dinamiche di accoglienza, ascolto e formazione strettamente connessi al tema della cultura del legno. Le aree destinate alle diverse collezioni parquet consentono un avvicinamento veramente unico alle suggestioni e al ”fascinum”, del legno. 

LA MOSTRA

L’installazione site-specific durante Open House

 Ospitato negli spazi recentemente ristrutturati dall’Arch. Marco Carini, la mostra indaga il percorso creativo che dall’idea al disegno, dal modello al prototipo, rende il legno protagonista di un viaggio unico nel suo genere. Nei primi anni del ‘900 il transatlantico Duilio partiva da New York per raggiungere l’Italia, riportando a casa un uomo, in una sorta di contro-migrazione, colui che sarebbe diventato il nonno del futuro architetto-designer. Dalla riscoperta di questa storia familiare è nato Duilio Secondo Studio, di Stefano Sciullo e Irma Cipollett. Un atelier di architettura e design che si ispira all’immaginario navale, e all’idea che, grazie all’ingegno e all’uso di materiali allo stesso tempo resistenti e malleabili come legno e ferro, sia possibile poter progettare oggetti e ambienti, in cui bellezza e funzionalità siano inscindibile l’uno dall’altra. L’immaginario navale, che fin dall’inizio ha affiancato i criteri progettuali dello studio, diviene ispirazione per l’esposizione. Come il porto rappresenta nella navigazione un punto di arrivo e partenza ed un crocevia di storie, così lo spazio espositivo diviene un approdo per navigare alla scoperta di un metodo progettuale empirico. La mostra indaga il percorso creativo che dall’idea al disegno, dal modello al prototipo, porta il legno a mutare in oggetto essenziale, ospitando progetti e oggetti di diversa natura tra cui il Cabanon da viaggio, un’unità d’abitazione minima che sperimenta il vivere quotidiano in un solo metro cubo. listonegiordano.com

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